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Spina100 - Dal mito alla scoperta - Inaugurazione 1° Giugno 2022

Comacchio - Galleria d'arte di Palazzo Bellini, Via Agatopisto, 5 , Foto Valentina Tomasi


1 giugno 2022

Comacchio - Galleria d'arte di Palazzo Bellini, Via Agatopisto, 5

Celebrazioni in occasione del centenario del ritrovamento della città etrusca di Spina - A Comacchio dal 1° giugno al 16 ottobre la prima delle tre grandi mostre dedicate agli etruschi che si svolgeranno a Comacchio, Ferrara e Roma

 

E’ nell’abbraccio fra l’acqua dolce del grande fiume Po e il mare Adriatico che gli Etruschi trovarono il luogo ideale in cui fondare una nuova città: Spina. Nata dalle onde e scomparsa qualche secolo dopo, sepolta dall’acqua, la florida e potente città etrusca ha lasciato dietro di sé una lunga storia attraverso i secoli, divenendo un mito.

Il mito si è svelato, rivelando tutta la sua bellezza, il 3 aprile 1922. Con l'inizio delle bonifiche nelle Valli di Comacchio, in Valle Trebba, si scoprì la prima tomba della necropoli. Prese così avvio l’epopea archeologica che portò alla scoperta di oltre quattromila tombe e che culminò con il ritrovamento dell’abitato di Spina nel 1956 e ancora oggetto di ricerca.

In occasione di questo centenario (1922-2022), sono previste numerose iniziative promosse dal Ministero della Cultura e dalla Direzione Generale Musei, alle quali partecipa attivamente anche il comune di Comacchio, realizzate per celebrare l’importante ricorrenza.

 

Sono tre le mostre archeologiche in programma: a Comacchio (Palazzo Bellini – giugno/ottobre 2022), a Ferrara (Museo Archeologico Nazionale - dicembre 2022/aprile 2023), a Roma (Villa Giulia - primavera 2023).

Il sindaco di Comacchio Pierluigi Negri afferma “E' per me un onore vedere Comacchio protagonista di queste celebrazioni nazionali per il Centenario della scoperta di Spina, indette e sostenute dal Ministero della Cultura.

Proprio qui, infatti, il legame tra storia, territorio e cultura spinetica trova il senso originario.

Un secolo - quello trascorso - intriso di studi, analisi e scoperte in grado di ridisegnare il ruolo del comparto lagunare in ambito archeologico ed il patrimonio inestimabile che esso rappresenta. Da qui iniziano - come è giusto che sia - gli eventi commemorativi di Spina, con eventi, seminari ed approfondimenti per tutta la durata dell'anno che fanno da corollario ad una mostra unica nel suo genere che - proprio per la sua bellezza e completezza - rende il giusto omaggio a ciò che Spina è stata ed è a tutt'oggi”.

Il presidente del Comitato Scientifico della mostra e docente del Dipartimento di Archeologia dell’Università di Zurigo Christoph Reusser dichiara “Lo scavo della necropoli di Spina con le sue più di 4000 tombe può essere considerato come una delle imprese più importanti dell’archeologia Italiana nel 20esimo secolo.

La mostra innovativa che si aprirà il 1° giugno è frutto di un rinnovato interesse scientifico e culturale da parte di varie istituzioni locali, regionali e nazionali e si inserisce in un più vasto progetto di carattere nazionale promulgato dal Ministero italiano della Cultura. Questo nuovo interesse è partito agli inizi del terzo millennio grazie a una iniziativa della allora Soprintendenza Archeologica di Bologna, preposta alla salvaguardia e alla valorizzazione del sito di Spina, e soprattutto dell’allora Soprintendente, e ha visto coinvolte numerose istituzioni civiche, scientifiche, varie Università italiane e anche una straniera, quella di Zurigo.

La mostra è quindi frutto di una cooperazione e collaborazione esemplare di numerose persone di varie specializzazioni, che, come me lo auguro, troverà anche l’interesse di un grande pubblico”.

Sul tema della collaborazione torna anche Tiziano Trocchi, Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara: “Come Direzione Generale Musei, in particolare come Museo di Ferrara, confermiamo una partecipazione più che sentita a questa importantissima iniziativa, che rappresenta il primo momento della collaborazione recentemente suggellata con la firma di un accordo per la promozione di tutto quello straordinario patrimonio rappresentato da Spina. La tappa iniziale di un percorso che abbiamo in parte già definito e che andremo a definire”.

“Una fama di certo meritata dalla etrusca Spina, avvalorata dall’imponente realtà archeologica emersa negli ultimi 100 anni, preludio della quale è stato il primo ritrovamento avvenuto in Valle Trebba nella località Tomba delle Cavalle: il candelabro in bronzo con cimasa che ritrae Enea e Anchise in fuga da Troia, scelto come immagine iconica della mostra - annota Caterina Cornelio, direttrice del Museo Delta Antico -. Perché Spina 100. Dal mito alla scoperta? Per celebrare il centenario della scoperta e proporre un quadro della città -abitato e necropoli – aggiornato con i dati forniti dagli scavi eseguiti nel tempo, di pari passo con le attività di bonifica delle valli di Comacchio. Una storia, quella di Spina, non ancora finita. Tante sono ancora le zone d’ombra che solo altri “tesori archeologici” come quelli che Spina ci ha regalato fino a oggi, artefici anche dei profondi mutamenti avvenuti nella comunità comacchiese, potranno fugare”.

Emanuele Mari, assessore alla cultura del Comune di Comacchio sottolinea “Si tratta di una mostra senza precedenti per Comacchio che ci riempie di orgoglio e che proprio nella nostra città darà avvio alle celebrazioni per il centenario. Una mostra che costituisce un anello di congiunzione tra passato, presente e futuro e che proprio nel futuro si proietta aprendo la stagione delle collaborazioni con altri istituti museali, come la recente convenzione col museo archeologico di Ferrara testimonia, e, auspichiamo, anche quella di nuovi scavi nel territorio”.

Tanti saranno anche gli eventi collaterali, come i giovedì di Spina, conversazioni pomeridiane nel pronao del Museo Delta Antico di Comacchio (alle 18.30 da giugno a settembre 2022), convegni, rappresentazioni storiche in chiave turistica e incontri tematici. Per svelare Spina come luogo di connettività del Mediterraneo, funzionale alla comprensione dei fenomeni di mobilità e contatto tra oggetti, persone e idee appartenenti a culture e compagini diverse, in stretto dialogo reciproco attraverso i percorsi marittimi, fluviali e terrestri.

Orari

 

Inagurazione 1 Giugno ore 12.00

Orari d'apertura
Dal 1 giugno al 30 giugno e dal 1 settembre al 16 ottobre
: dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13 dalle 15 alle 18.30 sabato e domenica orario continuato dalle 9.30 alle 18.30

Dal 1 luglio al 31 agosto: tutti i giorni orario continuato dalle 9.30 alle 18.30.

Aperture straordinarie
- Tutti i venerdì sera nei mesi di luglio e agosto dalle ore 21 alle ore 23.30
- 1 luglio, in occasione della Notte Rosa, dalle ore 21.00 alle ore 24.00
- 13 agosto, S. Cassiamo Patrono della città, dalle ore 21.00 alle ore 23.30
- 23 agosto Anteprima Ferrara Buskers Festival dalle ore 21 alle 23.30

Ingresso

 

Comacchio è una città d’acqua per cui, per visitare la mostra, si dovrà passare da una sponda all’altra del Canale Maggiore (Via Agatopisto) per poter prima fare il biglietto al Museo Delta Antico e poi portarsi a Palazzo Bellini, posto sulla sponda opposta: la mostra Spina 100 è allestita al piano terra ed è facilmente fruibile, senza barriere.

Intero 6 euro

Ridotto 3 euro: Over 65, tesserati FAI, Touring Club Italiano, RavennAntica e AMNI; gruppi (minimo 20 persone)

Gratuito: Residente nel Comune di Comacchio, ragazzi/e fino a18 anni compiuti, disabili, militari, giornalisti con tesserino, guide turistiche con patentino.

Mostra Spina 100 + Museo Delta Antico: Biglietto cumulativo - intero 7 euro - ridotto 4 euro

Visite guidate: Per gruppi e scolaresche è possibile usufruire di una visita guidata alla mostra, anche in lingua.

Per info, costi e prenotazioni: Podeltatourism 0533 81302

16 GIUGNO

Maurizio Cattani

Docente Alma Mater Studiorum – Università di Bologna

IL DELTA NELL’ETÀ DEL BRONZO

23 Tiziano Trocchi
Direttore Museo Archeologico Nazionale di Ferrara IL DELTA NELL’ETÀ DEL PRIMO FERRO

30 Elisabetta Govi
Docente Alma Mater Studiorum – Università di Bologna GLI ETRUSCHI

LUGLIO

7 Caterina Cornelio
Direttrice Museo Delta Antico di Comacchio INTRODUZIONE A SPINA

14 Guido Barbujani
Docente Università di Ferrara
IL DNA DEGLI ETRUSCHI (E DI QUALCUN ALTRO)

21 Sara Campagnari
Funzionario archeologo Soprintendenza per Bologna città metropolitana e per le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
L’ETRURIA PADANA

4 AGOSTO

Valentino Nizzo

Direttore del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, Roma

SPINA E L’ETRURIA

11 Marco Marchesini, Ursula Thun, Silvia Marvelli
Docenti Università di Ferrara
Giorgio Nicoli
Referente Centro Agricoltura e Ambiente San Giovanni in Persiceto ELEMENTI DI VITA QUOTIDIANA A SPINA

18 Simonetta Bonomi Soprintendenza Friuli Venezia Giulia SPINA E ADRIA

25 Andrea Gaucci
Docente Alma Mater Studiorum – Università di Bologna Carmela Vaccaro
Docente Università di Ferrara
STUDI E RIFLESSIONI SULLA NECROPOLI DI SPINA

1 SETTEMBRE

Christoph Reusser

Docente Università di Zurigo

L’ABITATO DI SPINA E I RAPPORTI CON ATENE

8 Sauro Gelichi
Docente Università Ca’ Foscari di Venezia IL DELTA NELL’ALTO MEDIOEVO

15 Jacopo Ortalli
Docente Università di Ferrara
IL DELTA IN ETÀ ROMANA

22 Tiziano Trocchi
Direttore Museo Archeologico Nazionale di Ferrara Giuseppe De Gori
Tenente Colonnello Carabinieri
Tutela del Patrimonio Culturale – Sede di Bologna
Luigi D’Abrosca
Tenente Colonnello Guardia di Finanza di Ferrara
LA TUTELA DEL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO

29 Marco Bruni
Archeologo Comune di Comacchio, Gruppo Archeologico Ferrarese RECENTI SCOPERTE ARCHEOLOGICHE
PER UNA NUOVA VISIONE SULL’ANTICO ASSETTO TERRITORIALE DEL FERRARESE

4 OTTOBRE

Anna Maria Visser

Docente Università di Ferrara

PRESENTAZIONE VOLUME
“MUSEI: PROPOSTE PER IL FUTURO”
con la partecipazione di Cristina Ambrosini
Direttrice Servizio Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna

13 Gianpiero Orsingher Giornalista RAI

COMUNICARE GLI ETRUSCHI

Caterina Cornelio

Direttrice Museo Delta Antico di Comacchio

CONCLUSIONI A MARGINE DEL CICLO DI CONFERENZE PER SPINA 100